Movimenti JKD
Gli attributi del Jeet Kune Do
Per i movimenti e la generazione massima di forza, Bruce Lee s’ispirò a pugili come Dempsey, Haislet, Driscoll.
Anche costoro sono stati ampiamente citati negli scritti di Lee. Il jab verticale del JF JKD, il corretto allineamento, il modo di colpire un corpo, la rotazione del bacino e altre tecniche ancora derivano tutte dal pugilato. Nonostante abbia avuto forti influenze da entrambi gli sport, è importante precisare che il JKD non è boxe e non è scherma. Ogni singola tecnica è stata oggetto di analisi scientifiche, è stata modificata e provata in situazioni reali di combattimento.
A differenza degli stili orientali, da cui proveniva Lee, nel Jun Fan Jeet Kune Do si riscontra la totale assenza di kata. Secondo Lee, infatti, gli insegnamenti proposti dai kata non potevano risultare efficaci nei combattimenti reali. A proposito degli insegnamenti delle arti marziali classiche, Lee sosteneva che:
« [...] tutti gli stili rappresentano un prodotto di azioni che assomigliano molto a una nuotata sulla terraferma, perfino la scuola del wing chun. »
(da Manuale pratico del Jeet Kune Do) .
Credeva che un combattimento reale fosse animato e dinamico. Essendo la situazione di un combattimento in cambio continuo, non è possibile contare su schemi e tecniche prestabilite in un confronto dinamico. Mosso da questa idea di base, Lee cercò di approfondire il modo di affrontare il combattimento reale: fu proprio in questo modo che iniziò a leggere libri di boxe e a studiare i campioni del passato.
Una sempre piu' folta schiera di appassionati di JKD decide di interpretare il JKD come concepito nella fase finale della vita di Bruce e prende una posizione critica nei confronti delle scuole di JKD. Questa critica nasce delle numerose affermazioni di Bruce e, secondo i critici, dalla stessa natura del JKD:
« Il JKD NON consiste nell' accumulare una conoscenza fissa piuttosto e' un processo che induce a scoprire le cause dell' ignoranza... »
(da "Liberate Yourself From Classical Karate") .
« Per ragioni di sicurezza la vita, che non ha limiti, viene trasformata in qualcosa di morto, in un modello che ha dei limiti. Per capire il Jeet Kune Do, getta alle ortiche tutti gli schemi, tutti i modelli, tutti gli stili e lo stesso concetto di ciò che non è ideale nel Jeet Kune Do. Sai definire una situazione senza darle un nome? Definire, dare un nome, fa paura »
(da "il Jeet Kune Do. Il libro segreto di Bruce Lee") .
« In definitiva l'uomo di JKD che afferma che il JKD e' esclusivamente il JKD, non ha capito niente.Si aggrappa ancora alla resistenza del suo io limitante....lasciatemi ripetere ancora una volta che il JKD e' solo un nome,una barca che viene usata per una traverasta e che una volta usata si lascia, e non va trasportata sulle spalle...Non confondete il dito con la luna... »
(da "Il Tao del Dragone") .
Il JKD e' oggi visto da molti come un percorso marziale, una filosofia volta a rendere completo l'approccio alle arti marziali e alla vita. Non sono pochi quindi coloro che praticano un determinato stile e affermano di praticare anche JKD.
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